La Terza Sezione ha affermato, con riferimento a reato urbanistico ( art. 44 d.P.R. n.380/2011) e paesaggistico (art.181 D.lgs. n.42/2004), che il giudice pronunciando sentenza di non punibilità ai sensi dell’art. 131-bis cod. pen., non può ordinare la rimessione in pristino dello stato dei luoghi o la demolizione delle opere abusive, in quanto non è configurabile il presupposto della sentenza di condanna, malgrado vi sia un accertamento di responsabilità dell’imputato.
Sentenza n. 48248 ud. 10/05/2018 – deposito del 23/10/2018