Rischia una condanna per accesso abusivo a sistema informatico il partner che entra nel profilo Facebook dell’altro, sebbene egli fosse a conoscenza del nome utente e della password poiché la stessa parte offesa glieli aveva comunicati in precedenza.
È la conclusione a cui è giunta la sezione penale della Corte di Cassazione in due sentenze rese il 22 gennaio 2019 , ovvero la numero n. 2905 e la n. 2942.