Cassazione: è violenza sessuale anche se la vittima chiede il preservativo.

 

donna depressa

Per gli Ermellini conta che l’imputato sia consapevole del consenso viziato della vittima che ha richiesto il preservativo solo per tentare di ridurre le conseguenze negative dell’atto non voluto.

 La richiesta da parte della vittima dell’uso del preservativo non costituisce di per sé consenso putativo al rapporto sessuale, potendo rappresentare solo il tentativo della vittima di elidere o ridurre le conseguenze negative dell’atto non voluto.
È l’interpretazione fornita dalla Corte di Cassazione, terza sezione penale, nella sentenza n. 727/2019 nel respingere il ricorso di un uomo condannato per violenza sessuale.

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