Carceri: quando il trattamento è inumano e degradante per la Cassazione

Le condizioni delle carceri italiane sono diventate banco di prova per la criminologia, la sociologia e la politica da ormai molti anni. Dalla famigerata sentenza Torreggiani (adottata l’8 gennaio 2013) l’articolo 3 della CEDU è diventato il punto di riferimento principale per poter interpretare al meglio le condizioni di vita del reo sottoposto a reclusione. La Corte…

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REATO DI CUI ALL’ART. 12, COMMA PRIMO, DEL D.LGS. N. 286 DEL 1998 – NATURA CIRCOSTANZIALE DELLE FATTISPECIE DI CUI AL COMMA TERZO – SUSSISTENZA – RAGIONI.

Le Sezioni Unite Penali della Corte di cassazione hanno affermato, in tema di disciplina dell’immigrazione, che le fattispecie disciplinate dall’art. 12, comma 3, D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, non costituiscono figure autonome di reato, bensì circostanze aggravanti del reato di pericolo di cui all’art. 12, comma 1, del medesimo D.Lgs., poiché si pongono in…

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REATI CONTRO LA FEDE PUBBLICA – DELITTI – FALSITA’ IN ATTI – IN SCRITTURA PRIVATA – NUOVA FORMULAZIONE DELL’ ART. 491 COD. PEN. E ABROGAZIONE DELL’ ART. 485 COD. PEN. A SEGUITO DEL D.LGS. 15 GENNAIO 2016, N. 7 – FALSO SU ASSEGNO BANCARIO AVENTE CLAUSOLA DI NON TRASFERIBILITA’ – RILEVANZA PENALE – ESCLUSIONE.

In tema di falso in scrittura privata, le Sezioni unite della Corte di cassazione hanno affermato che la falsità commessa su un assegno bancario munito della clausola di non trasferibilità configura la fattispecie di cui all’art. 485 cod. pen., abrogato dall’art. 1, comma 1, lett,. a), del d.lgs 15 gennaio 2016, n. 7 e trasformato…

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INFORMATIVA ALLA PERSONA OFFESA EX ART. 12 DEL D.LGS. 10 APRILE 2018, N. 36 – RICORSO PER CASSAZIONE INAMMISSIBILE – NECESSITA’ – ESCLUSIONE – SOSPENSIONE DEL TERMINE DI PRESCRIZIONE – ESCLUSIONE.

Le Sezioni unite della Corte di cassazione hanno affermato che in presenza di ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa l’avviso previsto dall’art. 12, comma 2, del d.lgs. 10 aprile 2018, n. 36 per l’eventuale esercizio del diritto di querela e che, nel tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dall’art. 12…

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CONFISCA DI PREVENZIONE – PROCEDIMENTI NON SOGGETTI ALLA DISCIPLINA DEL D.LGS 6 SETTEMBRE 2011, N. 159 – TERZO TITOLARE DI CREDITO IPOTECARIO – DOMANDA DI AMMISSIONE ALLO STATO PASSIVO – TERMINE DI DECADENZA – DIES A QUO – INDIVIDUAZIONE.

In tema di misure di prevenzione patrimoniali, le Sezioni unite della Corte di cassazione hanno affermato che i creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati all’esito dei procedimenti di prevenzione per i quali non si applica la disciplina del d.lgs 6 settembre 2011, n. 159, devono presentare la domanda di ammissione del loro credito,…

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MEZZI DI RICERCA DELLA PROVA – SEQUESTRI – CORPO DI REATO – DECRETO DI SEQUESTRO PROBATORIO – MOTIVAZIONE – INDICAZIONE DELLE CONCRETE ESIGENZE PROBATORIE – NECESSITÀ.

Le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno affermato che il decreto di sequestro probatorio, così come l’eventuale decreto di convalida, anche qualora abbia ad oggetto cose costituenti corpo di reato, deve contenere una specifica motivazione in ordine alla finalità perseguita per l’accertamento dei fatti. Sentenza n. 36072 ud. 19/04/2018 – deposito del 27/07/2018

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Cassazione: è reato il corteggiamento ossessivo del nonnetto

Per la Cassazione sono molesti i corteggiamenti insistenti e non graditi che costringono la vittima a modificare le proprie abitudini. Il corteggiamento può sfociare in vere e proprie molestie, con conseguente condanna penale, qualora sia eccessivo e volgare, contro il gradimento del destinatario delle attenzioni. Lo dimostra la vicenda di un anziano signore, condannato per aver…

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Cassazione: è violenza sessuale anche se la vittima chiede il preservativo.

  Per gli Ermellini conta che l’imputato sia consapevole del consenso viziato della vittima che ha richiesto il preservativo solo per tentare di ridurre le conseguenze negative dell’atto non voluto.  La richiesta da parte della vittima dell’uso del preservativo non costituisce di per sé consenso putativo al rapporto sessuale, potendo rappresentare solo il tentativo della vittima…

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Errore medico: valida la distinzione tra colpa lieve e colpa grave

L’accertamento del grado di colpa del sanitario e la conformità del suo comportamento alle linee guida costituiscono aspetti di primo piano nell’ambito dei giudizi di responsabilità medica e, con riferimento a essi, non può che essere segnalata la recente sentenza numero 412/2019 della Corte di cassazione. Tale pronuncia ha innanzitutto ricordato che, secondo il diritto…

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Strattona la collega in ufficio, eccessivo il licenziamento.

Per la Suprema Corte, l’occasionalità del comportamento, l’assenza di precedenti disciplinari, il contesto in cui va inserita la condotta e l’assenza di conseguenze sul piano lavorativo, impongono la sola sanzione conservativa. In tema di sanzioni disciplinari, tra cui rientra a pieno titolo anche la sanzione più afflittiva del licenziamento, al fine di valutare la correttezza e…

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